Windows XP va in pensione

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«Microsoft ha fornito supporto per Windows XP per 12 anni. Ora è però giunto il momento, per Microsoft e per i suoi partner hardware e software, di investire le risorse disponibili nel supporto di tecnologie più recenti, in modo da continuare a offrire nuove esperienze di qualità.

 Pertanto, l’assistenza tecnica per Windows XP, inclusi gli aggiornamenti automatici che ti consentono di proteggere il PC, non è più disponibile. Microsoft ha inoltre posto termine alla possibilità di scaricare Microsoft Security Essentials su Windows XP…».

 Con un comunicato di una decina di righe Microsoft ha chiuso nei giorni scorsi un’era per il mondo dell’informatica. Quella di questo sistema operativo che era stato lanciato nell’autunno del 2001. XP dunque va in pensione – Microsoft aveva annunciato varie volte lo stop degli aggiornamenti, rinviandola di anno in anno – e non riceverà più aggiornamenti sulla sicurezza.

 Il problema è che continua ad essere molto diffuso sui pc di tutto il mondo, in famiglia, nelle aziende, sui bancomat, nella pubblica amministrazione, sempre lenta a reagire alle novità. Secondo alcune ricerche XP è ancora presente su circa il 30% dei computer di tutto il mondo. In Italia si stima che quasi il 24% delle imprese lavori con XP per oltre l’80% del parco pc aziendali. Il 66% della pubblica amministrazione locale ha un parco macchine dotato di XP.

 Il rischio, magari non immediato, è che migliaia di computer diventino vulnerabili a virus e hacker. Il primo consiglio degli esperti è di scaricare tutti gli aggiornamenti disponibili fino a oggi e di montare un buon sistema di antivirus.

 XP nel frattempo è stato superato da Windows Vista, Windows 7 e ora Windows 8. Il problema è che non tutti i vecchi computer sono in grado di «sopportare» i nuovi sistemi operativi.

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