Spesso nell’installazione della pasta termica si possono commettere errori di diverso genere: se il dosaggio e la forma non sono quelli indicati si può incorrere in surriscaldamenti superflui sulla CPU.
Che cos’è la pasta termica e a cosa serve?
La pasta termica è un composto solido-liquido utilizzato per la termoconnettività tra componenti e dissipatori. Come ben sappiamo, infatti, i computer sono tra le macchine meno efficienti mai create. Ciò sta a significare che, più il carico aumenta sui calcolatori, più questi richiedono wattaggio (alimentazione), più calore disperdono.
Infatti, la fisica ci suggerisce che non tutta l’energia può essere utilizzata interamente in un processo: una parte viene dispersa in calore. Pertanto, al fine di evitare tristi inconvenienti al nostro Hardware, il mantenimento di una buona dissipazione è una delle tappe principali per mettere in sicurezza la nostra macchina.
Solitamente la pasta è composta da ossido di zinco e silicone, il suo compito è appunto l’interconnessione tra un chip ed il relativo sistema di raffreddamento, che sia indifferentemente a liquido o ad aria.
Le paste termiche sono dotate di particolare conducibilità termica, quelle più economiche possono tuttavia rivelarsi anche conduttori elettrici.
Si sconsiglia, pertanto, di sporcare le zone limitrofe al socket e, quindi, di prestare la massima attenzione durante l’applicazione.
Qualora si dovesse verificare un’inconveniente, bisogna pulire con il metodo che ti spiegherò in seguito.
Le paste termiche vengono create da alcune case produttrici tra cui tra le tante troviamo sicuramente: Noctua, Cooler Master, Artic.
Queste sono disponibili all’acquisto in piccoli tubicini, con dosi di qualche grammo.
Un genere che differisce dai canoni tradizionali è il metallo liquido: infatti, alcune case produttrici hanno creato paste con conducibilità calorica superiore a quella comune.
La parte del chip dove poggia la pasta viene definito HeatSpreader.
AMD ed Intel creano quest’ultimo secondo ideologie differenti:
- AMD – Rende l’heatspreader più facile alla dissipazione dandogli un design ricurvo sporgente.
- Intel – Fa l’esatto contrario costruendo i suoi package con un design ricurvo nella parte interna (si dice quindi che bisogni mettere un “pizzico” di pasta in più)
Una volta posizionato il cooler sulla CPU non rimuovetelo a meno che non si debba sostituire nuovamente la pasta termica.
Come applicare la pasta termica?
In molti non sanno che la CPU è contenuta in un package, non completamente pieno, facilmente riconoscibile poiché si identifica come l’involucro esterno del processore.
Qui dentro troviamo il die posto centralmente leggermente spostato verso l’alto (ovviamente ogni processore ha una sua configurazione), su cui l’intera architettura è progettata.
E’ per questo che la zona più calda è sempre al centro e non ai lati (come in figura).
Pertanto, basterà mettere una piccola dose al centro che si espanderà coprendo l’area interessata con la pressione del cooler (esagerando la pasta assumerebbe l’azione di un isolante al punto tale da essere più prestante senza).
Ma non è questo l’unico metodo disponibile: potreste fare una striscia orizzontale/verticale o ricoprire l’intera superficie del processore ovviamente sempre utilizzando un adeguato dosaggio, ma dei tre metodi io personalmente preferisco il primo.
Una volta terminata la stesura della pasta, applicate il dissipatore e stringete con le viti (una chiusura salda migliorerà l’aderenza tra le placche).
Infine, collegate il cavo di alimentazione della pompa (liquid cooler) ad un SYS_FAN (poichè deve essere alimentata in modo costante, il CPU_FAN regola il voltaggio in base il carico sulla CPU), e le ventole (sia di un sistema a liquido che ad aria) ai connettori CPU_FAN.
Ricorda di prendere delle RAM low profile per dissipatori ad aria ingombranti.
Spesso con i dissipatori stock nelle scatole di processori boxed è fornita una pasta termica preinstallata o un tubetto (di solito nei dissipatori di alto rango).
Questo tipo di paste termiche possono andare bene se non dovete fare overclock o spingere molto la CPU ma, in caso contrario, potreste comprare, ad una banalissima cifra, una pasta molto più efficiente.
E’ sempre importante avere un ottimo flusso di aria all’interno del case onde evitare un ricircolo di aria calda.
Come sostituire la pasta termica?
Potrebbe verificarsi che, dopo un pò di tempo, la pasta termica secchi o che abbiate problemi relativi all’eccessivo surriscaldamento.
In questi casi, si dovrà provare a sostituire quest’ultima.
Per eseguire una corretta pulizia e sostituzione avremo bisogno di:
- Alcol isopropilico – Reperibile in farmacia, la prima scelta per pulire waterblock e CPU poichè evapora quasi immediatamente. In alternativa potreste utilizzare Acetone, Alcol Etilico, ma in nessun caso acqua!
- Pezza
- Nuova pasta da applicare
Strofinare prima a secco togliendo il grosso del residuo e poi con il panno umido utilizzando alcol isopropilico. Infine ripulire con panno asciutto ed applicare la pasta come indicato nella sezione precedente.
Quali pasta termica acquistare?
Per terminare questa guida ci sentiamo in dovere di darvi anche qualche consiglio sull’acquisto:
- Noctua NT-H2 Valida pasta dalle buone prestazioni e dal prezzo ridotto,elettricamente isolata,applicazione semplice,tubetto 1,4 ml , 15 applicazioni.
- Arctic MX-4 Valida pasta dalle buone prestazioni e dal prezzo ridotto,elettricamente isolata,applicazione semplice,tubetto 5 grammi.